Viabilità e servizi potrebbero sembrare uno dei problemi la cui soluzione sia essenziale per gli utenti di un territorio.
È innegabile che studiare la rete viaria riveli le condizioni economiche , sociali, politiche di un determinato luogo nella sua evoluzione storica e nel presente. Questo, però, vive soprattutto per una rete, invisibile ma reale, di storie, di natura, di tradizioni e di memorie che nascono, si alimentano e sedimentano in un determinato luogo geografico; tale luogo può essere anche ristretto come quello della valle del Caina, cioè dalla valle alluvionale dell’omonimo torrente e dei suoi affluenti, circondata da colline di modesta altitudine e dominata a settentrione da Monte Acuto, Monte Tezio e Monte Malbe, rilievi che uniscono i territori di Umbertide, Perugia, Corciano e Passignano sul Trasimeno.
L’omogeneità del territorio, rappresentata dal torrente, e i suoi apparenti contrasti lo rendono terreno fertile di memorie ed esperienze uniche e per i residenti e per gli studiosi di varie discipline; questa peculiarità richiede la creazione di un Centro di Documentazione del Territorio che crei innovative strategie di archivio, conservazione e consultazione.
All’obiezione comune che tale Centro sia una istituzione inutile e autoreferenziale, si potrebbe rispondere che il Centro non intende fornire materiale di studio a specialisti, preservare memorie personali e celebrare il passato, ma vuole essere un agevole e utile strumento scientifico per comprendere il presente di un territorio anche mediante il passato per proiettarsi, poi, nel futuro.
I documenti conservati nel Database, ordinati secondo protocolli accreditati , intrecciati tra di loro consentiranno a tutti, studiosi e non, di individuare immediatamente gli elementi del loro interesse e di ricostruire i fondamenti del territorio in ogni fase temporale, nella piena consapevolezza che ogni elemento è parte essenziale del flusso della storia e della civiltà.
È da ricordare che ogni società è una trasformazione continua di elementi fondanti la precedente, rendendo, quindi, ogni elemento rapidamente obsoleto; sembrerebbe, quindi, dotata di interesse solo per il presente, in un continuo mutare.
Da questa constatazione, nasce nell’uomo l’esigenza di preservare la memoria e valorizzare, anche attraverso la tutela, il patrimonio ambientale; fiduciosi di questa sicurezza, è nata l’idea, in un nucleo di appassionati pionieri, del centro di Documentazione della Fondazione Ecomuseo Colli del Tezio con lo scopo primario di incrementare la conoscenza approfondita del territorio e, di conseguenza, rafforzare il rispetto e l’amore per l’ambiente e di creare un laboratorio permanente di studio e di ricerca, attraverso la raccolta, la catalogazione e la disponibilità alla consultazione pubblica di ogni forma di documento relativo.
Per svolgere, quindi, questa attività d’informazione e di sensibilizzazione intendiamo proporre uno strumento agevole e rapido che possa mostrare l’evolversi di ogni manifestazione degli aggregati sociali; conservare e trasmettere informazioni del territorio e sul territorio; creare un sistema aperto che tutti possano contribuire ad arricchire, ma rigoroso, tale da garantire l’attendibilità scientifica delle informazioni e la fruibilità immediata ed agevole.